Sono ormai effettive dallo scorso 23 Agosto le modifiche apportate al Codice di Proprietà Industriale (CPI), che nascono nel contesto di riforme strategiche previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (“PNRR”). Tali modifiche, tra i vari scopi, mirano al rafforzamento della competitività e della tutela dei diritti IP e alla semplificazione e digitalizzazione di procedure a vantaggio dello sviluppo d’impresa. Vediamo nel seguito le principali novità.
Quali punti sono interessati dalle modifiche?
Sono diverse le aree della proprietà industriale interessate dalla revisione al CPI. Le modifiche riguardano: disegni e modelli, fiere, coesistenza brevetto italiano e brevetto europeo (con effetto unitario), titolarità delle invenzioni in Università o strutture di ricerca, Uffici di trasferimento tecnologico, marchi e indicazioni geografiche e denominazioni di origine protetta e altre ancora. Anticipiamo che questo sarà il primo di una serie di articoli ciascuno dei quali dedicato ad una o più delle suddette modifiche del CPI.
Questo primo articolo tratta le novità riguardanti i disegni e modelli e le fiere.
La protezione temporanea per disegni e modelli
Per i disegni o modelli che figurano in un’esposizione ufficiale o ufficialmente riconosciuta, in Italia o in uno Stato estero che accordi reciprocità di trattamento, è possibile ora richiedere la protezione temporanea: ciò consente di attivare la protezione giuridica del design a partire dalla data dell’avvenuta esposizione, a condizione che la domanda di registrazione venga depositata entro 6 mesi dall’evento. Tale modifica fornisce ad aziende e designer uno scudo protettivo: evita che una divulgazione del design – in specifiche fiere – non preceduta da un deposito (sempre consigliabile) pregiudichi la validità del design stesso.
Ciò significa che, ad esempio, se ho mostrato il prodotto proteggibile con design in una esposizione ufficialmente riconosciuta prima ancora di averlo tutelato, ho fino a 6 mesi di tempo dall’evento per poterlo tutelare pur avendolo mostrato prima del deposito della domanda di design.
Contraffazione in fiera: via libera al sequestro!
Con il nuovo CPI è venuto meno il divieto di sequestro di prodotti in presunta contraffazione esposti in fiere ufficiali o ufficialmente riconosciute. Se in passato era soltanto possibile intervenire in fiera tramite un provvedimento di descrizione, con la recente modifica del CPI, è ora possibile direttamente sequestrare in fiera i suddetti prodotti. Viene quindi messo a disposizione un ulteriore strumento di “enforcement”.
Questo significa avere oggi un ulteriore potente strumento per fermare il contraffattore anche in fiera.
Il nostro Team Luppi ha tutte le competenze per sfruttare quest’ulteriore opportunità a difesa dei diritti IP di aziende e imprenditori. Avere un Team come il nostro – composto da consulenti brevettuali e legali specializzati IP – significa avvalersi di un partner multidisciplinare con una visione a 360° della proprietà industriale, in grado di intervenire con prontezza ed incisività in caso di azionamento o difesa di un titolo in fiera.
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