In un mercato sempre più affollato, la protezione del marchio non è solo una questione legale, ma una leva strategica fondamentale.
Lo dimostra la recente ordinanza del Tribunale di Roma che impone alla compagnia Aeroitalia di cambiare marchio a causa dell’elevato grado di similitudine con lo storico marchio Alitalia.
Il Magazine Turismo & Attualità ha intervistato la nostra Managing Partner Gaetana Montalto per un approfondimento sulle conseguenze di questa ordinanza.
D: Come valuta l’ordinanza del Tribunale di Roma che ha imposto ad Aeroitalia di cambiare nome per eccessiva somiglianza con Alitalia? Quali sono i principali criteri legali utilizzati per stabilire la confondibilità tra marchi in questo caso?
R: L’ordinanza emessa a favore di ITA Airways si fonda su criteri consolidati in materia di marchi che sono: la somiglianza dal punto di vista grafico, valutata a seguito del confronto tra le figure dei loghi ‘Alitalia’ con la sua A da una parte, e ‘Aeroitalia’ dall’altra; la somiglianza dal punto di vista fonetico, valutata a seguito del confronto tra le parole; la somiglianza da punto di vista concettuale, valutata a seguito del confronto tra i significati delle parole. Il Tribunale ha rilevato il rischio concreto di confusione per il pubblico sulla base dell’identità dei servizi offerti e della percezione del segno da parte del consumatore medio, tenendo in considerazione anche la notorietà del marchio Alitalia.
D: Quali scenari giuridici e di mercato si aprono adesso per Aeroitalia dopo questa ordinanza? Quali potrebbero essere le conseguenze pratiche di dover cambiare nome e identità per una compagnia aerea in questo stato di maturità del business?
R: L’ordinanza impone ad Aeroitalia di cessare immediatamente l’uso del dominio ‘aeroitalia.com’ e, entro fine anno, anche l’uso del marchio. Non si tratta di una sentenza definitiva, ma di un provvedimento cautelare con effetti immediati emesso dal Tribunale all’interno di un più complesso contenzioso. Nella nostra esperienza in casi analoghi, se all’esito del giudizio pendente tra le parti verrà confermata la confondibilità tra i segni distintivi, la compagnia dovrà affrontare un complesso cambiamento: investire in ricerche di anteriorità per cercare un nuovo marchio ‘libero’, cioè non anticipato, registrarlo e difenderlo in futuro, nonché lanciare nuove e costose campagne pubblicitarie per diventare in tempi rapidi riconoscibile presso il consumatore.
Per leggere l’intervista completa: “Aeroitalia vs ITA Airways, tra identità e battaglie legali. Il parere dell’esperta Gaetana Montalto: “Decisione motivata e fondata su solida giurisprudenza. L’ultima parola? Spetta ai giudici“