Concorrenza sleale: la sottrazione di know-how tecnico e commerciale

Oggi la protezione del know-how non è più solo un tema tecnico, ma una vera leva strategica per l’impresa. Turnover elevato del personale e forte pressione competitiva rendono più frequenti i casi di sottrazione di informazioni riservate, con un conseguente aumento delle controversie anche sotto il profilo della concorrenza sleale.
Una delle pratiche più diffuse? L’appropriazione di know-how tecnico e commerciale: un comportamento che contrasta con i principi di correttezza professionale e che può causare danni significativi all’azienda.

 

Cos’è il know-how aziendale

 

Ma che cos’è esattamente il know-how? Parliamo di know-how quando ci riferiamo a quell’insieme di conoscenze, esperienze, soluzioni tecniche e commerciali che un’impresa costruisce nel tempo e che le danno un reale vantaggio competitivo.
Si tratta spesso di informazioni non note né accessibili al pubblico e non facili da recuperare: formule produttive, processi interni, strategie di vendita, database clienti o condizioni contrattuali riservate.
Il know-how, se possiede i requisiti previsti dall’art. 98 del Codice della Proprietà Industriale, può essere protetto come segreto industriale. Ma attenzione: anche quando non è formalizzato, può essere tutelato se viene sottratto con modalità scorrette (concorrenza sleale).

 

Quando la sottrazione di know-how configura concorrenza sleale

 

La legge parla chiaro: chi si avvale di “mezzi non conformi alla correttezza professionale” per danneggiare un concorrente (art. 2598, n. 3 c.c.), compie un atto di concorrenza sleale.

Ecco alcuni casi tipici:

  • un ex dipendente porta con sé, presso un nuovo datore concorrente, conoscenze riservate acquisite nel precedente impiego
  • un’impresa ottiene dati o documenti di un concorrente tramite soggetti infedeli o con modalità improprie
  • vengono riprodotti senza alcuna rielaborazione listini, strategie, offerte o modelli organizzativi di un’altra azienda.

L’obiettivo non è certo impedire la mobilità delle persone o la circolazione delle competenze, ma tutelare la lealtà tra aziende e mantenere un mercato più sano.

 

Il confine tra know-how lecito e know-how protetto

 

Nel caso di un dipendente che cambia azienda, quali sono le informazioni protette e quali no? Non tutte le conoscenze acquisite in azienda, infatti, godono della stessa protezione.
Bisogna distinguere tra:

  • competenze generiche, maturate grazie a formazione ed esperienza, che restano patrimonio del lavoratore
  • informazioni riservate, legate a dati, asset o processi specifici dell’azienda, la cui divulgazione o uso possono configurare una violazione.

Il confine, spesso, non è netto e va valutato caso per caso. Ma una regola c’è: più un’informazione è precisa, documentata e protetta, più è facile tutelarla anche davanti a un giudice.
Per approfondire, leggi l’articolo: La protezione della proprietà intellettuale e i rapporti con i dipendenti.

 

Proteggere il know-how: una responsabilità strategica

 

Oggi la crescita di un’impresa dipende sempre più da ciò che non si vede: relazioni, procedure, competenze.
Ecco perché la tutela del know-how va ben oltre il diritto: è un pilastro della strategia aziendale. Prevenire comportamenti scorretti, individuare le aree più esposte, costruire consapevolezza interna sono passi fondamentali di una cultura organizzativa capace di innovare e proteggersi.
Quando si verifica una sottrazione di know-how, non è solo una questione tecnica o legale: spesso è il segnale che serve rafforzare la gestione dei confini, dentro e fuori dall’azienda.

 

Il nostro approccio

 

In Luppi affianchiamo le imprese nella prevenzione e gestione delle situazioni critiche, con un approccio integrato che mette insieme competenze giuridiche, organizzative e digitali.
Se l’azienda ha già adottato misure di protezione, intervenire è più semplice ed efficace, anche davanti al giudice. Quando invece queste misure mancano, bisogna ricostruire con precisione i fatti, individuare le informazioni sottratte e valutare, caso per caso, come agire sul piano tecnico e su quello legale.
Contattaci per valutare come possiamo aiutarti a verificare il livello di esposizione della tua azienda e a definire misure efficaci per proteggere il know-how.

 

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